Inessa Polenko, estetista 39enne molto seguita sui social, precipita da un burrone alto 50 metri e muorementre si scattava un selfie da una scogliera panoramica molto amata dagli instagrammer. Inessa ha scavalcato una barriera e poi è inciampata, cadendo sulla spiaggia sottostante, secondo testimoni oculari. I paramedici sono arrivati subito sul posto, ma la donna è morta in ospedale. E’ successo dal punto panoramico Gagry nella pittoresca Abkhazia, una regione separatista della Georgia. Si tratta di un punto di osservazione che si affaccia sul Mar Nero.
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Appassionata di Instagram con 9.000 follower, la donna russa pubblicava regolarmente selfie da tutto il mondo. In precedenza aveva pubblicato foto da Dubai, Egitto e Crimea. La famosa estetista aveva clienti principalmente a Mosca e nella principale località russa di Sochi, dove viveva. È in corso un’indagine sulle circostanze della sua morte.
Un incidente che arriva a poche ore dalla pubblicazione di una ricerca che stabilisce come farsi selfie dovrebbe essere considerato un “problema di salute pubblica”. Gli accademici australiani hanno analizzato articoli scientifici e resoconti dei media su lesioni o morti causate dai selfie in tutto il mondo dal 2008. Hanno scoperto che ne erano stati segnalati quasi 400 nel corso dei 13 anni considerati nello studio.
Le vittime erano molto probabilmente turiste poco più che ventenni, mentre cadevano e annegavano mentre scattavano una foto, le due principali cause di morte. I ricercatori hanno affermato che il pubblico deve essere informato dei rischi posti dai selfie – con una stima di 92 milioni di scatti a livello globale ogni giorno – e hanno esortato le app dei social media a installare software per avvisare le persone dei pericoli mentre vanno a scattare un selfie.
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