Harry e Meghan massacrati dai Griffin: ecco come Peter li prende in giro

Ai Griffin i reali inglesi non sono mai andati molto a genio. La serie animata della Fox non ha avuto paura di lanciare qualche insulto al principe Harry e Meghan Markle in un episodio andato in onda domenica sera. Nella puntata le versioni cartoon del Duca e della Duchessa di Sussex appaiono a bordo piscina dopo che il protagonista Peter Griffin si paragona alla coppia reale mentre è seduto in un bar con i suoi amici.

LEGGI ANCHE

• Harry e Meghan provano a scroccare un passaggio a Joe Biden ma la sua risposta li gela
• Per il principe Andrew nuovo imbarazzante segreto: ecco cosa teneva in camera da letto
• Gaffe di Kate Middleton a Wimbledon durante la diretta tv

Peter Griffin si paragona ad Harry e Meghan

Preoccupato di non riuscire a recuperare i soldi che gli sono dovuti, Griffin decide che la sua scommessa migliore sarà quella di conquistare il mondo proprio come fecero i reali quando annunciarono l’intenzione di ritirarsi dai loro ruoli di membri senior della la monarchia britannica alla fine del 2022. “Lo farò da solo, proprio come Meghan Markle e il principe Harry”, dichiara Griffin.

La scena si sposta su Harry e Meghan, che vengono avvicinati da un maggiordomo che tenta di consegnare a Harry una pila di buste. “Signore, i suoi milioni da Netflix per nessuno sa cosa”, dice. Il principe risponde con un cenno della mano dicendo “mettili con gli altri”. All’improvviso risuona un avviso sul telefono di Meghan che la fa annunciare: “Tesoro, è ora di pubblicare il nostro post quotidiano su Instagram sponsorizzato da 250.000 dollari per Del Taco”.

La clip termina con Harry che sembra esprimere un certo rammarico per aver lasciato la sua vita privilegiata in Gran Bretagna mentre annuncia: “Non avrei dovuto lasciare queste sciocchezze inventate”. Il colpo di “Family Guy” (nome originale della serie nota in Italia come “I Griffin”), creato dallo scrittore, attore e comico Seth MacFarlane e trasmesso per la prima volta nel 1999, è un riferimento diretto al famigerato accordo Spotify da 20 milioni di dollari chiuso in anticipo per mancanza di followers.